Cosa vedere a Petra

Petra – situata nel cuore della Giordania meridionale – è considerata fra i siti più importanti del Medio Oriente.

Annoverata tra le Sette nuove Meraviglie del Mondo, fu scoperta nel 1812 dall’esploratore svizzero Ludwig Burckhardt ed è stata fino ai nostri giorni oggetto di scavi da parte di un nutrito numero di archeologi francesi e inglesi, i quali hanno portato alla luce l’esatta ubicazione della città antica mediante dei rilievi effettuati con appositi satelliti in orbita. Il processo di comprensione e valorizzazione del sito turistico è pressochè immediato: Petra non ha alcuna connessione simbolica con la moderna civiltà a noi contemporanea e deve essere apprezzata in virtù della profonda carica storica e culturale che riesce a trasmettere.

IMPORTANTE: si può entrare nel sito solamente dall’ingresso principale (siq). Gli ingressi secondari sono chiusi per manutenzione fino a settembre 2022

Foto di Giordaniapertutti.it

La popolazione araba nabatea si insedia sul territorio e inizia a lavorare in maniera industriosa e incessante per scavare gli edifici della cittadina nella nuda roccia: l’imponenza che si apre di fronte allo sguardo dei viaggiatori non lascia nulla all’immaginazione. L’impianto urbano risale a oltre 2000 anni fa ed è stato il punto di partenza di una crescita economica esponenziale. Petra si trasforma velocemente in uno snodo cruciale per le rotte commerciali della seta e delle spezie: Cina, India e Arabia del Sud riescono a entrare in contatto con Egitto, Siria, Grecia e Roma, creando un ponte fra Ovest ed Est senza precedenti.

La conquista del Medio Oriente da parte di Saladino nel 1189 sancisce una primo arresto culturale e geopolitico per la destinazione giordana: Petra viene abbandonata all’incedere del tempo e rimane bruscamente isolata. Il processo di depauperamento che segue il triste periodo arabo fa cadere le rovine cittadine nella dimenticanza. Basta considerare che i primi veri scavi del sito avvennero solo nel 1929 a seguito della creazione del protettorato britannico della Transgiordania.

Il percorso principale permette di accedere ad alcune mete di fama mondiale.

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Le case del Djinn

Costruite nel I secolo d.C. fungono molto probabilmente da monumento funerario e sono connesse ai luoghi sacri di divinità acquifere e femminili, inerenti alla fertilità della terra e della popolazione.

Djinn Blocks

Bernard Gagnon, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

La tomba dell’Obelisco

La figura antropomorfa posta nel cuore del monumento funerario rappresenta – sebbene l’erosione abbia ormai sfigurato il rinvenimento storico – le cinque persone sepolte nella tomba, molto probabilmente una famiglia locale.

Foto di Giordaniapertutti.it

Il Siq

L’ingresso di Petra è costituito da un imponente canyon di arenaria lungo oltre 2 chilometri di percorrenza. A fiancheggiare il camminamento sono presenti pareti rocciose che superano l’altezza considerevole di oltre 80 metri; il colore rossastro si taglia con prepotenza contro il blu del cielo e riesce a suggestionare gli animi più avventurosi. Fra le attrattive secondarie – oltre a ricche incisioni sulla nuda parete – è bene ricordare la presenza di tubi di terracotta pensati per trasportare l’acqua in epoca romana, così da approvvigionare la cittadina.

Foto di Giordaniapertutti.it

El Khasneh (il Tesoro)

Meglio noto come il Tesoro, l’edificio viene costruito nel I secolo a.C. per essere impiegato come sepoltura di un importante re nabateo. La facciata rossastra è larga 30 metri e alta 43, scavata direttamente nella nuda roccia. La parte superiore del sito custodisce l’urna del tesoro: secondo la leggenda essa avrebbe celato a sguardi indiscreti il patrimonio del Faraone, lasciandolo intatto nel corso dei secoli. Proprio per questo motivo, la parte alta della parete rocciosa è ricoperta da fori di proiettili sparati a una distanza ravvicinata: i beduini cercarono di mettere alla prova questa teoria, per verificarne l’infondatezza.

Foto di Giordaniapertutti.it

Il Teatro di Petra

Costruito oltre 2000 anni fa dalla manodopera nabatea, il sito è collocato al termine della Strada delle Facciate. Originariamente l’anfiteatro poteva contenere oltre 3000 persone distribuite con ordine su 45 file differenti. Dopo la conquista romana del 106, il sito fu ampliato e portato ad accogliere circa 8.000 spettatori: ancora oggi ospita alcune rivisitazioni tragicomiche di pregio, secondo un calendario stagionale che può essere debitamente controllato sul sito ufficiale.

Petra Roman Theater

David Bjorgen, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Monastero di Ad-Deir

Cna scalinata di oltre 800 gradini conduce sulla vallata imponente che si apre sulla magnificenza di Petra. All’interno del sito vi sono altri due musei: il Museo archeologico di Petra e il Museo nabateo di Petra. La collezione permanente ospita i reperti degli scavi effettuati nella regione di Petra, allo scopo di chiarire la storia suggestiva della cittadella. Nel cuore del monastero è inoltre collocata una vasta gamma di croci latine risalenti al periodo bizantino.

Monastery-view

Tom Neys, Public domain, via Wikimedia Commons

Informazioni pratiche

Visualizza posizione su Google Maps
Sito ufficiale
7:00-18:00 (da Novembre ad Aprile)
6:00-18:30 (estate)
6:00-18:00 (Aprile-Maggio)
7:00-16:00 (Ramadan)

50 JOD, 55 JOD e 60 JOD (1, 2 e 3 giorni) (gratuito con il Jordan Pass)

90 JOD se entrate a Petra il primo giorno del vostro soggiorno. Se tornate il secondo giorno vi saranno rimborsati 35 JOD

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Sito ufficiale
7:00-18:00 (da Novembre ad Aprile)
6:00-18:30 (estate)
6:00-18:00 (Aprile-Maggio)
7:00-16:00 (Ramadan)

50 JOD, 55 JOD e 60 JOD (1, 2 e 3 giorni) (gratuito con il Jordan Pass)

90 JOD se entrate a Petra il primo giorno del vostro soggiorno. Se tornate il secondo giorno vi saranno rimborsati 35 JOD